La nostra Africa di Giorgio Pietramaggiori e Saja Scherer

Siamo chirurghi plastici che esercitano a Losanna, in Svizzera.
Il nostro rapporto con la “Chirurgia Plastica di Padova “ è di vecchia data, essendo Professori a Contratto di questa prestigiosa Scuola
Negli anni passati abbiamo preso parte a diverse missioni umanitarie, dall’Uzbekistan fino al Pakistan.
La voglia di aiutare chi ha bisogno, di mettersi in gioco e dare un esempio positivo con il nostro lavoro ci hanno sempre motivato in questo genere di attività umanitarie. Quando il Professor Franco Bassetto, direttore della Clinica, ci ha proposto di prendere parte al progetto umanitario di Chirurgia Plastica Riabilitativa al North Kinangop Catholic Hospital, in Kenya, abbiamo accettato senza esitazioni.

Il North Kinangop Catholic Hospital, è una realtà sanitaria unica nel suo genere, motore centrale di una comunità autonoma situata a oltre 2500m nell’altopiano a Nord di Nairobi, che ospita da diversi anni missioni sanitarie specialistiche periodiche provenienti dall’Italia e da altri paesi d’Europa e del mondo.
I chirurghi plastici, specialisti esperti e specializzandi, dall’Ospedale di Padova e non solo, da anni prendono parte a questo progetto umanitario, ideato e organizzato dal Professor Bassetto, coordinati e supportati dall’associazione Help for Life.
In Kenya, il nostro obiettivo non era solo quello di mettere le nostre competenze a servizio dei pazienti, ma anche di cercare di trasmetterle quanto più possibile al personale medico, infermieristico e assistenziale locale.

Non appena arrivati siamo stati subito accolti dai tre specializzandi di chirurgia plastica di Padova, Alvise Montanari, Federico Ricci e Alessandro Bastin, che ci hanno affiancato in tutte le nostre operazioni e ci hanno presentato molteplici casi, eterogenei e di difficile gestione.
Gli esiti di ustione, con cicatrici retraenti e dolorose, soprattutto a livello del volto e degli arti ,sono purtroppo molto frequenti in un popolo abituato ancora a cucinare ponendo le pentole e i tegami sulle pietre al suolo, aumentando incredibilmente il rischio di ustione nei bambini.
Non solo cicatrici patologiche ,ma anche tumori in stadio avanzato e trascurati, traumi della strada, incidenti lavorativi e ferite da ustione hanno caratterizzato la nostra attività di quei giorni.
Ogni caso clinico era a sé, ancora troppo spesso presentato all’attenzione del personale medico a distanza di diversi mesi o anni dall’esordio, rendendone il trattamento più difficile e articolato.
Nel nostro modo di approcciare la chirurgia in missione, abbiamo posto massima attenzione alle condizioni locali sanitarie e familiari dei pazienti nel contesto di una durata limitata della nostra presenza, aspetti fondamentali con cui dover fare i conti per proporre le migliori soluzioni possibili.
Questi i motivi per cui ,a interventi estremamente invasivi e complessi, abbiamo preferito, ove possibile ,approcci semplici ed efficaci. “Do more with less”, è divenuto il nostro mantra e il messaggio che abbiamo cercato di trasmettere al personale sanitario locale nella pratica di ogni giorno e anche tramite lezioni frontali, tenute a tutto il personale.
Dai casi clinici più complessi, alle semplici medicazioni, abbiamo cercato di fornire soluzioni facili, economiche, sostenibili e facilmente trasmissibili al personale locale e anche alle famiglie dei pazienti.

L’ospedale, con tutti i suoi dipendenti, è strettamente intrecciato con la comunità che lo abbraccia sostenendolo in tutte le sue necessità.
Dal fornaio, al meccanico, all’allevatore ognuno svolge un ruolo fondamentale che ha sempre un solo ed unico fine: il buon funzionamento dell’ospedale stesso per una migliore cura possibile dei pazienti.
Animo motore dell’Ospedale sono Don Sandro, figura energetica, guida spirituale e direttore amministrativo della struttura.
Don Sandro è un manager eccezionale ,capace di gestire la comunità sotto ogni punto di vista. Accanto a Don Sandro, ci sono le “Sisters”, Piccole Sorelle di San Giuseppe
Con il loro ottimismo, il loro amore per il prossimo e la loro cura per la comunità, sono il vero cuore pulsante di questa meravigliosa realtà.
Ogni giorno il loro sorriso ci rinfrancava nei momenti più critici, il loro ottimo cibo ci riempiva lo stomaco e la loro umanità ci illuminava la giornata

L’esperienza non è stata solo medica e professionale, perché, grazie all’ospitalità di coloro che ci hanno accolto e al calore del popolo Kenyota, abbiamo potuto vivere la cultura, le tradizioni e gli usi di questa nazione, il tutto incorniciato dai panorami indescrivibili delle riserve naturali tra le più belle del mondo.

In questa avventura non eravamo soli, i nostri amici e collaboratori Manon e Mika Richards di “Filmatik Production”, società di produzione di contenuti multimediali internazionale, hanno senza la minima esitazione accettato di accompagnarci in questa avventura. In questi giorni, passati con le videocamere sempre accese, non hanno voluto perdere nessuno degli attimi preziosi della vita di North Kinangop per trasmettere al mondo i piccoli miracoli che accadono ogni giorno all’interno della comunità e dell’ospedale.

In conclusione, possiamo dire di essere grati di aver potuto collaborare con la Chirurgia Plastica di Padova e la Onlus Help for Life a questo progetto che non è stato solo lavorativamente gratificante, per tutte le persone che siamo riusciti ad aiutare, ma anche umanamente estremamente profondo e indimenticabile.
In fondo, siamo tutti missionari, perché c’è molta più gioia nel dare che nel ricevere.